Il 12 maggio 2018, a Yokohama, durante i campionati mondiali di triathlon, Mario ha seminato i suoi avversari piazzandosi in testa nella corsa. Nella città giapponese ha conseguito la sua terza vittoria consecutiva e si è posizionato in cima alla classifica nel campionato. Dopo la vittoria del mondiale 2017, anche quest’anno Mario è partito bene. Nel triathlon, uno sport multidisciplinare che ogni anno richiede prestazioni sempre migliori, l’atleta più veloce del mondo continua ad essere imbattuto.
Mario ci ha raccontato come fa a gestire la pressione che gli deriva dall’essere il triatleta più veloce del mondo e in che modo riesce ad essere sempre così motivato. “Cerco di vedere la pressione in modo positivo. Non credo che si tratti di una forza esterna: è qualcosa che viene da dentro, la conseguenza di ciò che le persone si aspettano da me, perché credono in me. Da tutte queste aspettative ricavo energia, non paura, e la uso durante la gara. Quando sono stanco o poco ispirato, penso a quanto sono fortunato. Voglio dire... mi guadagno da vivere girando il mondo e facendo ciò che amo. Credo che sia il sogno di tutti. È questa consapevolezza che mi dà la carica.”
Mario le ha scelte di colore giallo “perché sono più facili da trovare nella borsa.” Le cuffie fanno parte della sua routine di allenamento, “soprattutto durante la corsa del mattino”, spiega Mario. “Mi aiutano ad entrare in modalità running, così posso godermi la corsa. Se mi sento poco motivato, ascolto la musica a ritmo accelerato, mi infilo le scarpe e sono pronto a partire. La mia musica preferita? Mi piacciono tutti i generi: pop, rock, dance, ma ho un debole per la musica ritmata. Durante le gare non ascolto musica, ma a volte lo faccio prima o dopo la corsa, per rilassarmi.” Mario collega la musica al suo orologio con GPS. “Creo delle playlist adatte alle diverse situazioni e routine di allenamento. La possibilità di collegare le cuffie all’orologio mi permette di essere più libero nei movimenti. Prima, durante gli allenamenti, collegavo la musica allo smartphone, ma funzionava solo sul tapis roulant. Ora, invece, posso portare la mia musica dovunque.” “A volte mi capita di essere stanco, e di non aver voglia di fare niente. In questi casi, la musica mi dà la carica, e così anche l’allenamento più duro diventa piacevole.”